...perchè del resto alla fine di un viaggio c'è sempre un viaggio da ricominciare...





lunedì 15 aprile 2013

Quanto tempo e ancora?

Mi sento in un bellissimo incubo. O in un bruttissimo sogno. No, credo che bellissimo incubo renda meglio. Perché è bello, cavolo, mi piace, ci sto bene. E' pericoloso, è giocare con il fuoco. Ma mi piace. Mi sembra di essere tornata indietro di non so quanti anni... Otto? Nove? Siamo ritornati a quel punto. Quel tipo di rapporto a cui ho pensato per tutti questi anni, a volte più, a volte meno, a volte, per fortuna, me ne sono dimenticata.
Siamo di nuovo a quel punto, con dei vantaggi: siamo più grandi, siamo più maturi, sappiamo quello che stiamo dicendo e facendo. Ma c'è anche l'altro lato della medaglia: quelle persone che ci hanno fatto crescere, maturare, e che hanno dato una consapevolezza a quei gesti. Come era stato, il nostro è un rapportarsi a tarda notte, quando tutti dormono, nessuno vede. Nemmeno noi ci vediamo, in effetti: proprio come in passato, tutto a debita distanza, dietro allo schermo. Per certi versi sembra che tutti questi anni non siano passati e se prima eravamo innocenti adesso siamo solo degli incoscienti. Scriverlo mi mette i brividi. Nascondere pure, ma fa parte del gioco, come lo schermo.
Se andiamo a vedere, il nostro rapporto è nato quando avevamo 6 anni, ed è sempre andato in questa direzione, ovviamente con le differenze delle età.
Per me tu rappresenti un tunnel dal quale non riesco a uscire. Ci provo, ma non ci riesco. Non posso non pensare che a 16 anni avevo tutto il potere di dirottare la cosa a mio (nostro?) piacimento e magari adesso saremmo in una situazione diversa.
Ma mi piace, mi piace sentirti, mi piace parlare. Mi piace e voglio continuare così anche se non so dove andremo.

mercoledì 10 ottobre 2012

Bah...sta

E' incredibile quanto sia scostante con questo blog. Allo stesso tempo, è incredibile quanto io sia costante: sono due anni che mi ricordo la password del sito e che ogni tanto mi viene in mente di aggiornare.
Che novità ci sono? Beh, sono a dieta ma oggi mi sono abbuffata come se non ci fosse un domani e dovrei scrivere la tesi. Va da sè che non ne ho voglia, se no mica sarei qui!
Non so cosa dire, per certi versi vorrei avere un argomento, un filo logico che conduca questo blog, non il caso. O meglio, forse il filo logico è la noia, o meglio il sopisco-i-sensi-di-colpa-occupando-il-tempo-qui-sopra.
Sto diventando stronza nella mia vita, sto capendo quali sono le priorità. Sto capendo che alla mia veneranda età non posso star dietro ad atteggiamenti incredibilmente immaturi dei miei compagni. Alla mia età c'è gente che si sposa e fa figli, io sto sempre qui a casa di mammà. Tuttavia, se decidessi di darmi una mossa con l'ultimo ostacolo universitario, il 2013 finalmente potrebbe rivelarsi un anno diverso. Non è detto più bello, anzi, ma probabilmente diverso. Mi toglierò quello status di studentessa che mi accompagna da quando ho 6 anni. Sono eccitata, ma paradossalmente non so immaginare la mia vita in altro modo. Insomma, c'ho un età, e da quando ho iniziato a leggere e scrivere, dopo i felici anni dell'incoscienza all'asilo, ho passato quella fase in cui l'estate non è pienamente estate perchè ci sono i compiti/esami, la domenica non è esattamente domenica perchè il giorno dopo hai l'interrogazione/esame. Insomma, due palle così. Ora non dico che la vita lavorativa (ammesso che riesca ad averne una!) sarà il più grande spettacolo dopo il big bang [cit.], però almeno che il giorno di festa sia il giorno di festa. Che mi alzi alle 10, mi fiondi sul divano a guardare programmi opinabili, mi legga giusto quelle 200 pagine di libro di piacere e I'm the best and fuck the rest, che tanto non ho altri pensieri, il lavoro si lascia in ufficio. Spero.
Perché ciò avvenga dovrei, ad esempio, scrivere la tesi al posto del blog. Impegnarmi, fare ricerche, andare in biblioteca, fare tutto ciò che gli studenti tendenzialmente fanno.
Avrei potuto iniziare prima questo blog, scrivere le mie avventure da studentessa, perché a saperle scrivere probabilmente se ne trovano.
Comunque, dicevo che sto diventando stronza. Una volta ho visto in libreria un libro (maddai?) che dal titolo lasciava presagire la sua immensa utilità per una donna, ovvero "Come diventare bella, ricca e stronza". Ovviamente l'ho lasciato sullo scaffale e per il momento potrei definirmi solamente mezza stronza, il che non è bene, penso sia meglio essere almeno bella e ricca prima. Un cesso con le gambe che non arriva alla fine del mese e che si permette pure di fare la stronza non è proprio il massimo della vita. Vabbé.
Sto diventando stronza con le amicizie, nel senso che mi sto concentrando su persone che credevo 0 e invece sono 100 a discapito di altre che credevo 100 ed invece sono 0. Può darsi che io stia cambiando mentre gli altri siano sempre uguali o viceversa. Anzi, il viceversa è proprio il più probabile. Il fatto è che non mi piace come stanno cambiando. Io se esco in compagnia il sabato sera voglio essere rilassata, libera di dire cazzate senza che mi si ritorca nulla contro, libera di uscire con una compagnia di persone sane, che mangiano quello che vogliono, che raccontino quello che vogliono, perchè è sabato sera ed è una settimana che sputiamo sangue sui libri/al lavoro, quindi non stiamocelo a menare. Invece mi ritrovo in situazioni in cui sembra di essere ad una tavolata di dodicenni e mi stufo, e paradossalmente l'"anello debole" della compagnia diventa il miglior interlocutore della serata, in confronto a tutti gli altri. E allora basta. Basta ai "ma come, non vieni? No ti prego vieni dai" perchè ti piace che ti supplico. Sei ad un quarto di secolo, sufficientemente grande per capire se vuoi uscire o no. Basta ai baci che schioccano a tavola, statevi a sbaciucchiare a casa.
Pensare che mi piaceva, stavamo bene.

sabato 18 agosto 2012

Come inizio non c'è male

Primo giorno di completa solitudine a casa, giorno tanto atteso.
Sono autosufficiente, nulla può andare storto, ho già organizzato una seratina romantica con il mio ragazzo, sono settimane che aspettiamo!
Bene.
Mi alzo, decido che faccio la colazione alternativa con pane tostato e marmellata, quindi decido di mettere il tostapane a scaldarsi, mentre torno in camera a fare il letto.

1. Il tostapane si surriscalda: dopo solo un'ora di assenza dei miei rischio di dar fuoco alla casa.

Il tutto si risolve per il meglio, metto le fette a scaldarsi e apro il barattolo di marmellata. Il nuovo barattolo di marmellata, quella fatta in casa. Le fette nel frattempo si sono scaldate mentre tento con ogni mezzo di aprire il barattolo. Caspita, è stata fatta da una tenera signora anziana, vuoi mettere che abbia questa forza bruta per aprire le sue stesse marmellate? Diventa questione di principio: i soliti mezzi del panno e dell'acqua calda non funzionano, sbatto il tappo sul tavolo come si fa con le bottiglie d'acqua.

2. Sfiorata tragedia con marmellata.

Alla fine mi basta prendere una forchetta e forzare leggermente il tappo.
Fatta colazione, mi sistemo e mi metto a studiare. Fa un caldo torrido e circa ogni cinque minuti cambio luogo e posizione. Eleggo la poltrona reclinabile a mia prossima meta, mi siedo e reclino. Sento strani rumori e poi dei strazianti miagolii. Cazzo.

3. Ho rischiato di uccidere il gatto.

Riesco a liberarlo sollevando la poltrona, non so bene neanche io perchè mi sono spaventata tantissimo, lui esce e si va a nascondere. Non mi parla più.

3bis. Il gatto non ne vuole sapere più nulla di me.

Dopo questo inizio eccezionale, e qualche sms al mio ragazzo per farmi tranquillizzare, da lui che cosa ne sa?, sulle condizioni di salute del gatto, fantastico un po' sulla nostra seratina, fatta di cenetta e coccole. Sono settimane che ne parliamo. Mi procuro gli ingredienti per fargli un dolce da mangiare stasera, non glielo dico, voglio fargli una sorpresa. Mi dice con grand savoir faire che sua madre stasera si dedicherà all'alta cucina preparando un adorabile risotto ai frutti di mare. "Mangiamo qui?"

4. Rimpiazzata dalle cozze.

Avrei potuto dirgli di no, ma ero tanto presa a male all'idea che dopo un sacco fantasticare (da parte di entrambi) lui mi proponesse altro, che ormai mi sarebbe andato di traverso sia il dolce (che rimane sotto forma di burro-farina-uova) che le cozze. Sai dove te le puoi infilare le cozze?

Sono solo le quattro, tante cose possono accadere... I miei a breve dovrebbero arrivare a Lourdes, dirò loro di metterci una buona parola.

mercoledì 29 febbraio 2012

Fuggire dalle responsabilità

Ormai la data del mio ritorno è segnata. A seguire, importante cerimonia in famiglia del mio ragazzo a cui presumibilmente sarò invitata.

E lui?
Cambio macchina, pro e contro per l'acquisto: dietro il seggiolino ci sta.
Se ci sono problemi intestiamo qualcosa a te.
Sua madre che 'me lo controlla' adesso che abbiamo una storia a distanza.
L'anno prossimo si gettano solide fondamenta per la nostra vita insieme.
Se non mi laureo in tempo la nostra vita insieme inizierà più tardi. Mi perdonerai?


E io?
Quest'estate voglio andare negli States.
Voglio andare a fare foto con te.
Mi voglio laureare, per me.
Voglio tornare più volte qui dove vivo ora.
Voglio divertirmi, voglio viaggiare.
Magari lavorare qualche mese a Londra.

Non sono più io. Prima ero come lui. Mi sento spaesata.
Da questo punto di vista non vedo l'ora di tornare, fare chiarezza.
Perchè lui è la fidanzatina che sogna la casa e io il maschio stronzo?

venerdì 3 febbraio 2012

Aggiornamenti vari ed eventuali

Ho provato un po' a guardare nuovi templates, ma questo rimane il mio preferito, quindi non cambierò questo grigiore. Gli altri sono troppo rosa e troppo farfallinosi, non sono proprio il mio genere!
Non ci sono grosse novità, a parte che per fortuna sono riuscita a finire il lavoro che dovevo fare e da allora sto cazzeggiando come non facevo da tempo... Yay! In quest'ultima settimana ho conosciuto parecchia gente, sono arrivati nuovi studenti stranieri e devo ammettere che questi mi piacciono di più rispetto a quelli che se ne sono appena andati. Con i nuovi coinquilini non abbiamo ancora fatto grandi amicizie, però sembrano persone normali... Addirittura quando non hanno lezione dormono fino alle 10-11, prima ce n'era una che cascasse il mondo si alzava alle 6!
Dal punto di vista alimentazione non va più così bene, sarà che mi sono rilassata dopo la consegna, ma ho avuto un paio di cadute molto pesanti. Mi rimetterò in piedi, prima o poi, non le ho prese malissimo per fortuna. Ho voglia di pane.
Ho iniziato a tenere una specie di diario. No, non è un vero e proprio diario, non so neanche io come dire. L'altra sera non riuscivo a dormire, allora ho preso un foglio e ho scritto ad "una persona" tutto ciò che penso di lui, a partire dagli albori della nostra strana amicizia. Mi vengono i brividi a pensarlo, ma credo che con il mio ragazzo ci stiamo lentamente e inesorabilmente avvicinando al capolinea. Magari ci arriveremo tra un anno, ma mi sa che sono cambiate un po' di cose ultimamente. Non so se è la distanza che mi fa vedere le cose in maniera diversa, oppure è oggettivamente così, fatto sta che per il momento voglio evitare di fare danni. Quando saremo di nuovo vicini mi renderò conto di cosa mi sta succedendo veramente. Per il momento, però, mi sento molto adolescente che si addormenta fantasticando sul ragazzo che le piace. Mi immagino dare quelle cose che ho scritto l'altra sera al destinatario. Mi sono proprio immaginata la situazione! In realtà due possibili situazioni, una è più plausibile dell'altra. In realtà so che prima o poi quei fogli verranno buttati via e lui non avrà mai idea del fatto che loro siano esistiti, così come non sa che all'incirca dai 15 ai 18 anni ho tenuto un diario che per un buon 75% lo riguardava. Mi sembra di essere tornata a quei tempi, ma con più consapevolezza e più casini per la testa. Tornerò, e tornerà tutto come prima, voglio tornare a mettere il mio ragazzo sul piedistallo, però ho qualche campanellino d'allarme che non riesco ad ignorare.
E' inutile, scrivere mi porta per forza a trattare gli argomenti che mi preoccupano. Anche perchè non sono tanto il tipo che scrive "oggi ho fatto questo, questo e questo", anche nella vita reale, a voce, non sono capace a raccontare per filo e per segno quello che mi succede. Figuriamoci quello che mi succede emotivamente! Però non importa, questo è il mio blog. E non sono triste, sono consapevole. Sono qui e mi diverto, I'm having the time of my life, ma sono troppo vecchia per non farmi due seghe mentali come si deve anche nel mio spensierato semestre straniero!

giovedì 26 gennaio 2012

Dovrei studiare, ma...

Ma aggiorno il blog perchè tanto a studiare non ci riesco. Però giuro che dopo questo post mi ci metto! In realtà devo scrivere, e quello che mi da proprio il panico è la pagina bianca da riempire con 2000 parole. Aggiungiamo poi che queste 2000 parole devono essere in una lingua che non è italiano... Vabbè, me la sono andata a cercare.
Non ho ancora cambiato i colori del blog, mi riservo il piacere del cazzeggio assoluto dopo la consegna del lavoro che dovrei fare in questo momento, ovvero martedì. O magari prima, l'importante è che quando lo farò quel lavoro sarà finito. Dai, ora mi metto e lo faccio.
Come sarà evidente, in questa settimana non ho realizzato un emerito nulla (come sono fine!) per quanto riguarda l'università, in compenso sono molto più che soddisfatta per quanto riguarda l'alimentazione. Ho sin paura a scriverlo perchè temo che porti sfiga (si sa, non è vero ma ci credo!)... Essere a dieta durante un semestre all'estero credo sia nella top ten di sfide assurde, ed effettivamente io non sono a dieta, se si considera che ieri sera ho cenato con una montagna di dolci preparati dalle mie coinquiline, però, in previsione, a pranzo mi sono tenuta mangiando solo frutta e yogurt. In pratica sto solo cercando di non strafare, di non dare di matto per ciò che non riesco a controllare, ma regolarmi su quello che posso: se prevedo una mega abbuffata tutti insieme evito di abbuffarmi nel pasto precedente/successivo. Penso sia un buon modo per riabituarmi un po' non dico al mangiare sano, ma per lo meno ordinato, evitando migliaia di calorie inutili.
Per il resto, tra qualche giorno le mie amate coinquiline tornano in patria e la cosa mi intristisce un sacco. Rimaniamo in tre, ma ci sarà subito un ricambio, sono proprio curiosa di sapere chi verrà.
Ora forse è il caso che vada a studiare davvero.

domenica 22 gennaio 2012

Che cosa c'è?

C'è che mi sono decisamente rotta le palle di fare dei post tragici e melodrammatici. E' il mio blog, ok, e normalmente scrivo quando sono triste e ho bisogno di sfogarmi, ok, però adesso basta! Se sono triste mi sfogo, ma non è che sto a piangermi addosso tutti i giorni della mia vita! Nuova pagina adesso, insomma, ci vuole un po' di allegria e un po' di colore! Penso che presto 'ristrutturerò casa', ovvero toglierò questo grigio e questo nero dallo sfondo, sceglierò un template colorato. E se bisogna essere depressi scriverò qualcosa di deprimente, ma se bisogna essere allegri (e bisogna esserlo!) bisogna far trasudare gioia da ogni dove!
No, non ho ingoiato un My Little Pony! Voglio solo darci un taglio! Un blog è anche un modo per farmi conoscere, e se mi devo far conoscere lo devo fare nel bene e nel male, non solo nel male!
Oh yeah!